L'orrido di Bellano è una gola naturale creata dal fiume Pioverna le cui acque, nel corso dei secoli, hanno modellato gigantesche marmitte e suggestive spelonche. I tetri anfratti, il cupo rimbombo delle acque tumultuose che hanno ispirato moltissimi scrittori, hanno fatto dell’Orrido la località turistica più nota del Lario. La Cà del diavol evoca nell’immaginario collettivo paure e riti satanici, rendendo palpabile il fascino misterioso del luogo. Una passerella in cemento consente al visitatore di ammirare la bellezza di un luogo veramente unico.
|
A destra l'ingresso all'Orrido |
|
L'Orrido |
|
All'uscita dell'Orrido |
L'Orrido è facilmente raggiungibile con il treno, poco più di un'ora dalla Stazione Centrale di Milano. Una volta raggiunta la stazione, ci si impiega circa 4/5 minuti a piedi fino all'ingresso. (L'ingresso costa €4 per gli adulti).La visita lascia senza parole in quanto l'attrazione è spettacolare; mi ha ricordato vagamente il Gran Canyon in miniatura (con colori decisamente diversi).
Dopo la visita di Bellano suggerisco di prendere il traghetto per spostarsi in un paesino vicino, in particolare io sono salita sul traghetto Concordia fino a Varenna (circa 15 minuti, €2,50).
A passo lento, attraversando Varenna ed alcune delle sue più belle frazioni, lungo viuzze, sentieri o brevi tratti su rotabile per gustare scorci e panorami deliziosi, immersi in un contesto pieno di vita e bellezza: ecco a voi la Greenway dei Patriarchi!
|
In barca verso Varenna |
Ma chi sono i Patriarchi, innanzitutto? Da tempo immemore, i varennesi sono soprannominati “Patriarchitt” (ossia “i Patriarchini”, perché a suo tempo praticanti il rito religioso patriarchino di Aquileia); oggi i “Patriarchi” rappresentano le persone anziane di Varenna, quelle longeve e sagge. Ogni anno li si festeggia tutti assieme in una giornata dedicata totalmente a loro (che vivano o siano solo nati a Varenna, poco importa: in una bellissima giornata, ci si ritrova tutti assieme a festeggiare!) che si svolge a fine autunno nei saloni addobbati di Villa Cipressi. E’ pensando a loro – e volendoli ringraziare per la ricchezza che rappresentano per il nostro paese – che con gratitudine e affetto si è dedicato a loro questo nuovo percorso di mobilità dolce.
|
Ammirando il panorama di Varenna |
Comments
Post a Comment